Questa millenaria pratica originaria dell’Asia è l’unica ad aver ottenuto un riconoscimento ufficiale da parte della comunità scientifica occidentale, inserendosi quindi fra i normali protocolli terapeutici per una moltitudine di problemi, dal trattamento del dolore e dell’infiammazione cronica, alle patologie gastroenteriche, autoimmunitarie, comportamentali, dermatologiche e così via. Per essere più precisi, l’agopuntura è in grado di offrire un notevole potenziamento sinergico a qualsiasi terapia medica, mediante l’utilizzo di aghi estremamente sottili (e sterili) infissi in punti millimetricamente identificati sulla superficie corporea di un individuo.
L’infissione degli aghi, dal punto di vista della Medicina Tradizionale Cinese, riattiva la corretta circolazione dell’Energia Vitale (il Chi , da leggere “ci”) il cui fluire è stato alterato e/o bloccato dall’entità patologia.
La lente della scienza moderna ha scoperto che all’infissione dell’ago segue una reazione nervosa diversa a seconda della localizzazione, che attiva una reazione a cascata terminante nell’obiettivo prefigurato (analgesia, modulazione dell’infiammazione, reazione immunitaria ecc.).